Barbara Colombo – Presidentessa
Questa casa laboratorio mi ha fatto appassionare a tante cose, una su tutte l’educazione non formale, immagino scrivo vivo progetti e percorsi artistici-educativi inserendo, mischiando e improvvisando con vari tipi di teatro, la gestione non violenta dei conflitti, i giochi-esercizi e la musica. Vivo qui al monte Peglia e mi stupisco ogni giorno della sua bellezza e accoglienza.
Meri Calvelli – Vice Presidentessa
Cooperante in Palestina e Direttrice del “Centro Italiano di Scambi Culturali – VIK, nella Striscia di Gaza; formulazione e coordinamento progetti e attività di scambio culturale, sportivo e agricoltura sostenibile tra Italia e territori Palestinesi con le organizzazioni della società Civile (OSC).
Carlotta Traversari & Quattrino – Tesoriera
Siamo due Cerquosini, da quattro anni viviamo sul monte Peglia e collaboriamo con la Casa Laboratorio Il Cerquosino, in tutti i suoi progetti. Siamo amanti dell’animo umano, in tutte le sue forme dal teatro all’educazione non formale ed a tutti i progetti innovativi che si basano sul concetto di uguaglianza, comunità e condivisione. Amo la cucina genuina che ritengo uno strumento di conoscenza e scambio interculturale straordinario.
Giulio Ferrante – Vice Presidente
Suono il basso, strimpello la chitarra scrivo canzoni e canto, con diverse formazioni musicali dagli anni 90, ma da quando ho conosciuto questo luogo ho scoperto un senso nuovo per farlo. Al Cerquosino ho la fortuna di collaborare a diversi progetti di Artemide in cui la musica si fa strumento di cura attraverso atti creativi collettivi unici ed irripetibili da cui si riceve sempre molto di più di quanto si dà.
Nora Pegorini
Fotografa per passione e professione, divido la mia vita tra il fiume Po e il Monte Peglia. La fotografia alla Casa Laboratorio il Cerquosino si trasforma in uno strumento che amplia le nostre visioni per scoprire sempre qualcosa di nuovo e non smettere di stupirci. La fotografia è scrivere con la luce, Foto = Luce Grafia = scrittura, lavorare con la fotografia è creare immagini e poter giocare come bambini. Possiamo creare una vita inventata, annullare o trasformare i nostri limiti. Può diventare un modo per esplorare diversi aspetti di noi.
Antonello Casalini
Forse da piccolo ero dislessico, ora sono un trampoliere, danzatore di tango, educatore non formale, nonché professore di italiano e storia. Amo le relazioni, il contatto umano, giocare con il corpo, il pensiero creativo e divergente, tutte cose che facciamo alla Casa Laboratorio il Cerquosino che è casa mia, casa nostra, casa, vostra, casa di tutti quelli che non danno nulla per scontato.
Luca Blasi
Luca (Lukone) Blasi classe 1981. Noto alle fdo già dalla tenera età, è un sognatore zapatista che ha la fortuna di abitare al Tufello il quartiere ribelle più bello del mondo. Cerca di essere un padre e vive con due giovani ragazzi insieme ad una donna stupenda che inspiegabilmente ancora lo sopporta. Amante degli sport outdoor. Organizzatore del WAO Festival e dell’ iFest. Già diplomato in ansia classica, si sta specializzando in ansia moderna.
Viola Magnasco
Sono Viola, un’operatrice domiciliare per disabili, una terapista per bambini autistici con tecnica ABA, una BarGirl, una Videomaker, una studentessa delle Biocostellazioni familiari… E tutto questo a volte si incontra con le molteplici cose che facciamo alla casa laboratorio, in una sorta di magico incastro di amore!
Simona Acqualagna
Anche un solo petalo di un fiore è educazione non formale e alla Casa Laboratorio lo sperimentiamo continuamente! Mi occupo di formazione nell’ambito del lavoro sociale attraverso l’educazione non formale e tramite metodologie attive, espressive e artistiche; scrivo, coordino e partecipo a progetti socio-educativi. Considero la Natura come un’intransigente insegnante e un’amorevole terapeuta per questo ho intrapreso i sentieri della floriterapia e della naturopatia.
Giulio Amadei
La sola professione che mi ero ripromesso di fare, il sacerdote cattolico, è quella che non ho fatto. L’onda del ’77 mi ha portato a vivere sempre in comunità, da Roma all’Aja e poi qui in Umbria Factotum; militare, militante, operaio, manovale, insegnante, ristoratore, allevatore, vignaiolo, attore, guida turistica, craniosacralista biodinamico, educatore, assessore, agitatore, agitato. Non trovo pace.
Cathy Marchand
Alors voilà: nell’inizio degli anni duemila erano pochi i luoghi dove si poteva andare per fare “des résidence” in estate con giovani attori(e anche non giovani e non attori) . Il “caso” mi ha portato a conoscere il Cerquosino con un gruppo di giovani appena laureasti al dipartimento teatro e spettacolo dell’università La Sapienza, Roma Il luogo è da subito stato “lieu magique” per vivere e creare insieme e mettere in gioco le nostre vite. Il mix del Cerquosino è… respirare “aria di rivolta” e nello stesso tempo una profonda connection con la natura e chi la abita con amore gioioso. Negli anni sono tornata più e più volte sempre con quella “strana magia del monte incantato” che tanto ha ispirato noi e il nostro lavoro, perché “la force propulsiva” delle sue creatrici e dei suoi creatori, la loro temeraria utopia continua ostinatamente nel presente perché è vera, complessa, e dolorosa.
Matteo Mannini
Analizzando a posteriori la mia vita, sono quasi certo di aver ricevuto una grande botta in testa all’età di 21 anni. Tale fatto mi ha portato a vagare e viaggiare senza una meta ben precisa per i 7 sette anni successivi. Fortunatamente nel 2016 la mia amica e collega Margherita ha avuto la meravigliosa idea di trascinarmi a lavorare in Italia e di farmi conoscere la stupenda realtà del cerquosino. Ora tra un cantiere di biocostruzione Canyaviva e una lezione a scuola mi diverto a imitare i village people!
Margherita Bertoli
Mi inchino davanti alla creatività in tutte le sue forme e cerco compulsivamente di esplorarne il più possibile! Dal 2009 faccio parte del progetto Canyaviva, che promuove l’autocostruzione con materiali naturali attraverso la realizzazione di opere d’arte collettive. La nascita di Canyavivaitalia e la collaborazione con Il Cerquosino mi hanno fatto scoprire la possibilità di unire artenaturacurafestacorpirespiriradicialigrappaallegriefolliepoesie in un unico intreccio sovversivo!
Lanfranco Cadoni
Mi chiamo Lanfranco, e vivo sul monte Peglia sede di antiche occupazioni. Gravito in questa realtà fin da gli anni 70. Spinto da quell’onda originaria collaboro con Cerquosino Artemide facendo quel che posso, ispirandomi al bisogno dell’uomo di stare con gli altri.
Giulia Cortellesi
Da bambina portavo i capelli corti e amavo giocare e correre all’aria aperta. Mi incuriosivano tutte le cose tecniche come telefoni, circuiti elettrici e motori, e sognavo di girare il mondo. Da figlia di due insegnanti, immaginavo spesso di esserlo io stessa, invece scelte e coincidenze mi hanno portato a lavorare nel mondo del non profit, ma sempre in ambito educativo. Da oltre quindici anni lavoro come progettista, ricercatrice e formatrice in Italia e in Olanda, con progetti che mi hanno portato in Centro America, in Africa Orientale e in Sud Est Asiatico, ma anche in tanti paesi europei. Mi occupo con passione di prima infanzia, educazione inclusiva, dialogo intergenerazionale, partecipazione giovanile e diritti delle donne e delle bambine.
Lea Colombo Amadei
Gioco e lavoro con l’associazione Artemide da quando sono bambina. Io sono nata in questa realtà magica dove persone da tutto il mondo si incontrano per creare dei piccoli mondi di cooperazione. Mi occupo principalmente dei laboratori manuali ma come tutti qui, aiuto dove c’è bisogno. Mi emoziono con il teatro, le reazioni sincere, le note prese bene e con il bosco che cambia.