TEATRO
L’esperienza di teatro è la situazione ideale in cui la diversità può essere giocata fino in fondo permettendo ai diversi soggetti di guardare al disagio in modo differente, riconoscendo risorse, possibilità e abilità spesso celate. Il teatro stesso rende più accessibile e comprensibile il mondo della diversità ai cosiddetti normodotati, educando alla tolleranza, all’apertura al diverso, portando quindi vantaggio ad entrambe le categorie. Utilizziamo tutte le tecniche del Teatro dell’oppresso quali L’Arcobaleno dei Desideri, Teatro Immagine, Teatro Sociale, Teatro Labirinto.
GIOCHI COOPERATIVI
Sono i nostri strumenti per facilitare la conoscenza reciproca. Partendo dalla ricerca dell’equilibrio personale, attraverso i giochi cooperativi si può arrivare a sviluppare un senso comunitario e un migliore equilibrio con il gruppo e il gruppo può trovare sempre nuovi obiettivi comuni da raggiungere creando un clima di fiducia e rispetto reciproco nel quale può crescere l’autostima di ognuno. I giochi cooperativi sviluppano un senso comunitario basato sull’accettazione di se stessi e dell’altro, sulla conoscenza reciproca, sul rispetto, sulla creazione di un clima di fiducia, possono essere utilizzati per educare alla pace, per creare una cultura di pace.
LAND ART
Grazie alla stretta collaborazione ed amicizia con Canyaviva Italia realizziamo workshop nei quali attraverso la metodologia del learning by doing i partecipanti imparano le tecniche costruttive realizzando opere di bio-architettura che vengono poi riutilizzate per l’allestimento di scenografie e infrastrutture che si integrano in totale armonia con il paesaggio naturale. CanyaVivaItalia nasce nel 2016 come nucleo italiano della rete CanyaViva, come approfondimento del percorso iniziato nel 2005 in Spagna dall’architetto inglese Jonathan Cory-Wright. La canna mediterranea (Arundo donax L.) e il bambù (Bambusoideae) sono piante dalle grandi potenzialità strutturali ed artistiche: la loro abbondanza e rinnovabilità e le loro proprietà meccaniche offrono la possibilità di utilizzarle come materiale da costruzione, con una libertà espressiva che permette di dare vita a forme organiche e innovative. Attraverso workshops di autocostruzione CanyaVivaItalia si impegna per la diffusione di capacità tecniche e competenze specifiche: obiettivo di quest’esperienza è la creazione di una rete attiva basata sulla visione comune di cambiamento sostenibile.
FOTOGRAFIA
Organizziamo corsi di fotografia nella natura offrendo un percorso che parte dallo “Scattare con la mente e non con gli occhi” per imparare a “raccontare” e “raccontarsi” attraverso la comprensione della “luce”, del “colore” e dell’”ombra”, passando per il “Ritratto” ed approdando alla tecnica dello “Still-life” ovvero la rappresentazione di oggetti inanimati nell’alveo della centenaria tradizione pittorica.
IL TANGO COME ESPLORAZIONE DEL POTERE
Il Tango ha dei codici semplici e ben definiti che, se giocati con arguzia, divertimento e senza pregiudizi, ci aprono le porte a moltissime possibilità di gioco attraverso l’improvvisazione. Il primo codice o assunto prevede che all’interno della coppia di ballo ci sia chi guidi e chi segua. Chi guida ha il potere di decidere in che direzione andare, chi segue ha il potere di usare l’altro come sostegno. Questa relazione apparentemente dicotomica e rigida in realtà è il frutto di un movimento circolare e di un continuo e sottile cambio di ruoli. Per ottenere il potere di guidare l’altro bisogna innescare, attraverso il linguaggio corporeo dell’abbraccio, una relazione di fiducia e di ascolto: per guidare devo sapere dov’è l’altro e se è nelle condizioni di effettuare un determinato movimento, per seguire non posso abbandonarmi passivamente fra le braccia dell’altro ma posso fare in modo che mi sostenga. Con il corpo vigile scelgo se seguirlo oppure no. Dalla relazione corporea a due, nel Tango, si genera un movimento circolare costituito dall’alternanza di guidare e seguire: Il leader dà l’impulso e la direzione, il follower segue l’indicazione e sviluppa il movimento, il leader ferma il movimento per poi passare al movimento successivo: attraverso questo schema il ballo non sarà mai schematico, i ruoli viaggeranno su un filo e ci sarà improvvisazione. Il Tango letto sotto questa luce nasce da un conflitto legato al potere e si risolve in una dinamica creativa e non violenta e ci offre le competenze per gestire le relazioni senza giudizi e pregiudizi attraverso l’ascolto empatico e l’abbraccio.